Ruderi della chiesetta di San Giorgio


Le notizie circa la chiesetta che si trova a San Giorgio di Pombia sono incerte e non sufficientemente documentate. Il Favini in una sua pubblicazione del 1971, la pone tra il VII e l’VIII secolo d.C., è un impianto ad unica navata rettangolare triabsidata rivolta a levante con una tessitura muraria in ciottoli di fiume, dove sporadicamente si coglie l’uso di corsi dall’allineamento regolare di ciottoli inclinati. Si nota inoltre l’utilizzo di laterizi di reimpiego. Sino a pochi decenni or sono la chiesetta conservava ancora un emiciclo e una monofora supestite con strombatura semplice e dotata di voltino leggermente falcato.

 

La diffusione di simile impianto planimetrico e le proporzioni dei tre emicicli possono accreditare una cronologia ai secoli VIII-IX, in realtà la Di Giovanni, in epoca più recente, opta per una cronologia agli anni a cavallo del IX e del X secolo sulla base della composizione delle murature, dell’uso della malta rosata e della tipologia della monofora.

 

Relativamente al periodo longobardo rimane l’aspetto legato alla dedicazione della chiesetta a San Giorgio, protettore dei guerrieri longobardi, in un luogo di antica frequentazione. Oggi nel mezzo di un bosco, rimangono solo i ruderi dell’antico edificio, abbandonato e avvolto completamente dalla vegetazione.