Perchè Flavia Plumbia


Pombia in epoca Tardoantica, come importante centro rurale dotato di un proprio territorio e di strutture difensive, era riconosciuto con il titolo di “civitas” e certamente si fregiava dell’appellativo onorifico di “Flavia” (cioè regia). Il titolo venne esteso però solo nel periodo longobardo a diverse località dotate di zecca, una di queste venne aperta a Pombia ai tempi di re Desiderio (756-774 d.C.) per il conio di “tremisse” in oro che recavano sul dritto la scritta “N DESIDER REX” (dominus noster Desiderius rex) e al centro una croce, mentre nel rovescio lungo il contorno la dicitura “FLAVIA PLUMBIATE” e nel mezzo una stella a dodici raggi.

Ne è testimonianza il ritrovamento agli inizi del secolo scorso di alcuni esemplari nel territorio di Mezzomerico e risalenti alla metà dell’VIII secolo. Purtroppo le monete ritrovate sono andate perse, pertanto l’immagine sopra riprodotta è frutto di immaginazione sulla scorta di monete tremisse simili ritrovate in altre località del nord Italia.