Protogolasecca e Cultura di Golasecca


Da Castelletto Sopra Ticino a Pombia: tombe a cremazione

 

In epoca recente a Pombia in via Torre sono state rinvenute due asce bronzee di forma lanceolata risalenti al Bronzo tardo attribuibili all’avanzato XIV - inizi XIII sec.a.C., a ridosso della fase del Protogolasecca.


I secoli dal XIII al X a.C. nella fase finale dell’età del Bronzo sono conosciuti come il momento formativo della cultura di Golasecca, periodo definito Protogolasecca, nei poli geografici di Como, Canton Ticino, Ticino-Malpensa. La successiva migrazione verso le sponde del Ticino ha dato origine nei secoli IX-III a.C. alla cd “cultura di Golasecca” individuata negli insediamenti compresi tra Golasecca, Sesto Calende, Castelletto Ticino, Varallo Pombia. Grande rilievo aveva il centro protourbano di Castelletto T. tra VIII e VI secolo, ma nel corso dei secoli VI-V una serie di concause decretano la fine del polo commerciale a beneficio di Pombia, centro di controllo dell’attività agricola del territorio circostante.

 

L’importante riferimento agricolo, in concomitanza con le prime invasioni dei celti nei territori novaresi, crea le condizioni per l’ascesa di Pombia già a partire dal VI secolo, come parziale sostituzione del centro castellettese con la monumentalizzazione della necropoli e l’organizzazione di un’area di offerte all’aperto per glorificare gli antenati a giustificazione dell’asse dinastico.

L’area oggetto dei rinvenimenti si trova ai piedi del rilievo del Monticello dove in occasione della sistemazione di un’area a parcheggio, sono stati rinvenuti frammenti di ceramica domestica della media e seconda età del Ferro. Numerose tombe a cremazione sono state individuate, alcune ancora intatte, nell’area dell’attuale cimitero e sui lati in fregio alla via Vittorio Veneto nel corso di varie campagne di indagine dal 1987 al 2008. In una di queste tombe è stato rinvenuto nel bicchiere ivi presente il residuo anidro di una bevanda riconosciuta come birra, la famosa cervisia degli antichi Celti. In generale le diverse sepolture sono tutte ascrivibili alla cultura di Golasecca nel periodo dal VI al V sec.a.C. i cui reperti denotano la realtà di una agiata comunità locale sopravvissuta al collasso del centro primario di Castelletto Ticino.