Castel Domino


Le confische imperiali del 1025 e del 1028 dei beni a favore del vescovo di Novara, con la conferma del “districtus” del vescovo nel 1060 che accelera il processo di assorbimento dei territori diocesani sotto il controllo del vescovo, creano le condizioni per l’avvento del Castel Domino.

 

Il Castel Domino, chiamato Castel Dogno, era il castello del vescovo, il vescovo Bascapè nella sua visita pastorale del 1595 osservava che presso la chiesa di San Vincenzo vi era un luogo con le rovine della rocca o castello ancora di proprietà vescovile. La pianta attualmente riconoscibile corrisponde in gran parte alla ricostruzione fatta dal Nigra nel 1937, una cerchia muraria quadrangolare di andamento irregolare, mancante del lato nord-est che racchiude il basamento di una torre quadrangolare e due pozzi. Il Nigra lo aveva considerato un “castello primitivo” racchiuso in due distinti recinti, in periodi più recenti l’attento esame delle tessiture murarie ha permesso di individuare modifiche e interventi posteriori rispetto all’impianto originario. L’impianto originario sembra corrispondere perfettamente ad un “dongione” (torre nel punto più alto che serviva sia come punto di osservazione, sia come ridotto difensivo) al culmine dell’unica altura disponibile, dove sorgeva una torre.

 

E’ ipotizzabile che verso il XII secolo la fisionomia dell’insediamento pombiese, non più identificabile con quella di un villaggio fortificato, abbia subito un profondo mutamento, il dongione potrebbe essere stato costruito con il passaggio del districtus nelle mani del vescovo di Novara, come successe per il castrum di San Giulio d’Orta. Anche il “locus Plumbia” (come nominato in un documento del 1178 in sostituzione del vecchio castrum) era destinato ad assumere gradualmente funzioni sempre più spiccatamente residenziali per le famiglie signorili del luogo, legate da rapporti di vassallaggio prima ai De Castello, poi al vescovo e infine al Comune di Novara, che subentra alla fine del XIII secolo.

 

Il Liber Gestorum dello storico Pietro Azario, informa che la “fortilicia”, identificabile con il Castel Domino, verrà distrutta nel 1311 durante le guerre tra Comune di Milano e il Comune di Novara alleato con il marchese del Monferrato, il quale qualche tempo dopo insedia un castellanus in Pombia, non sappiamo se nella vecchia fortilicia ricostruita o in altra residenza signorile costruita nell’area dell’antico castrum.

 

Diversi tratti e tipologie di murature sono seguite all’impianto originario fino almeno al XIII secolo, possiamo però dedurre dal confronto con la cronologia costruttiva e i dati delle fonti, che la costruzione del Castel Domino deve essere collocata tra la seconda metà del secolo XI e il terzo quarto del XII, orientativamente tra il 1050 e il 1175.